Il gruppo CREAM (Balint, Despotovic, Roccon, Taboni, Treppo, Vigolo, Zanotto),
trasforma la Fornace di Asolo in un ambiente domestico al tempo della crisi.....
La Fornace è una ex fabbrica di mattoni di fine Ottocento. Una struttura estremamente suggestiva! Immaginatevi una tartaruga gigante che cammina nei pressi delle colline di Asolo con una ciminiera sulla schiena.... vicino alla Fornace c'è l'Esedra, un ampliamento contemporaneo in parte seminterrato.
Mostra a cura di GLORIA VALLESE e CARLO SALA
Referenze fotografiche di FLAVIO FAVERO, progetto grafico e CATALOGO di Noah Design Container
Con il supporto di: Fondazione La Fornace, Provincia di Treviso, Comune di Asolo
With five AUDIOVISUAL INSTALLATIONS, artists MARTIN-EMILIAN BALINT, VALENTINA DE SARIO & SILVIA GIUSEPPONE, ARNEL HELJA, ALICE MUSI, GAIA ZUFFA turn a medieval gate in the walls of the ancient town of Ferrara in the odd experience of a domestic interior
curated by Gloria Vallese
within the videoart Festival "The Scientist", directed by Vitaliano Teti
supported by:
Vitaliano Teti, Artistic director "The Scientist"
Nedda Bonini, President Association "Start47-La Porta degli Angeli"Alessandro Raimondi
Federica Leone
sponsored by:
Comune di Ferrara and Accademia di Belle Arti di Venezia
Questa è La Porta degli Angeli, una struttura medievale su tre livelli, che era un tempo una delle porte medievali della città di Ferrara. Collocata al termine del Corso Ercole I d'Este, divide la città dalla campagna circostante. Questo suo essere "al limite", secondo una concezione che si perde nella storia antichissima, la rende un luogo magico, un confine misterioso la cui suggestione si avverte ancora benissimo.
Michel Foucault, nelle prime pagine della sua Storia della follia, spiega anche perché un "non luogo" come le mura, questa parte della città che era e non era, al confine tra dentro e fuori, ospitava spesso nel Medioevo quei cittadini "estremi", non colpevoli ma per altri versi irregolari desiderabili, che erano i pazzi... un altro genere di cittadino, considerato necessario, ma non amato da nessuno, era il boia della città, e infatti, secondo un'altra denominazione che tuttora porta, questa fu in passato per qualche tempo "La Casa del Boia" di Ferrara. "Porta degli Angeli" o "Casa del Boia"?
Una agenzia immobiliare la definirebbe "interessante immobile su tre livelli", con un magnifico spazio all'ultimo piano dalle cui ampie finestre si ammira un vasto orizzonte. Dietro la porta di accesso, un vano spettacolare occupa tutta l'altezza dello stabile, da piano terra alle capriate del tetto, luogo inconsueto e spettacolare. Con sei installazioni audiovisuali, i CREAM hanno trasformato questo interno in un'improbabile spazio domestico....
an art show within
THE PORTABLE ROYAL PALACE
Four events for Caterina Cornaro (1454-1510)
Venice, Cyprus, Asolo
2010- 2011
an art show within
THE PORTABLE ROYAL PALACE
Four events for Caterina Cornaro (1454-1510)
Venice, Cyprus, Asolo
2010- 2011
Medieval Fort, March 26 to April 17, 2011
The second stay of our Portable Royal Palace was in Cyprus, the island that Caterina Cornaro much loved.
There Caterina married, had a child. She loved the island and its surrounding. She would have lived there forever, but the political situation and the tragic events in her own life prevented that.
The CREAM group: Martin-Emilian Balint, Nebojśa Despotovic, Resi Girardello, Cristina Treppo, Giuseppe Vigolo, Dania Zanotto, with guest artists Onorina Frazzi, Iosif Hadjikyriakos, John Volpato, created a contemporary art event in the medieval castle near the shore, with paintings, sculptures, photographs, and installations, inspired to Caterina's relocation in the island.
Read the details here.
an art show within
THE PORTABLE ROYAL PALACE
Four events for Caterina Cornaro (1454-1510)
Venice, Cyprus, Asolo
2010- 2011
an art show within
THE PORTABLE ROYAL PALACE
Four events for Caterina Cornaro (1454-1510)
Venice, Cyprus, Asolo
2010- 2011
Venice, Nuova Icona - Oratorio di San Ludovico
27 August - September 12, 2010
The third stay of the Portable Royal Palace was again in Venice. It tracks back to the moment in which Caterina, a fourteenth years old girl, dreams of her journey to the far and beautiful island of Cyprus, and of the husband awaiting for her there, Jacques II de Lusignan, king of Jerusalem, Cyprus and Armenia. This marriage had very important implications for the Corner family, and for the Republic of Venice.
In the Oratorio di San Ludovico in Venice, a small and very beautiful liturgical space of the XVI century, the Portable Royal-Palace is displayed folded, packaged, ready for a departure.
The site-sensitive installation created there by the CREAM artists Cristina Treppo, Dania Zanotto, Nebojsa Despotovic and guest artist Iosif Hadjikyriakos focus on Caterina’s early years, on a still childish world of portraits and imagined faces, the fantasy of a sea voyage and of an exotic kingdom in the Mediterranean.
Catalog:
Texts: Gloria Vallese
Cover and layout: John Volpato
Gouache by Iosif Hadijkyriakos based on a sixteenth-century medal of Caterina Cornaro by Matteo de' Pasti
Sponsored by Nuova Icona and Accademia di Belle Arti di Venezia
Preganziol, Biblioteca e Galleria Comunale
Treviso, Italy | 28 Maggio - 12 Giugno 2011
Preganziol, Biblioteca e Galleria Comunale
Treviso, Italy | 28 Maggio - 12 Giugno 2011
Installazione di Martin-Emilian Balint alla Biblioteca e Galleria Comunale di Preganziol. a cura di Gloria Vallese.
Il mondo dell'arte incontra l'industria del videogame: nuove espressioni, nuove possibilità per il mondo dell'educazione e dei musei da questo rivoluzionario mezzo espressivo
Il mondo dell'arte incontra l'industria del videogame: nuove espressioni, nuove possibilità per il mondo dell'educazione e dei musei da questo rivoluzionario mezzo espressivo
15.06.2015
L’ARTE E’ IN GIOCO
NUOVE RELAZIONI TRA ARTE E VIDEOGAME
A cura di Debora Ferrari, Luca Traini, Gloria Vallese
Convegno di NTA Accademia di Belle Arti di Venezia, Game Art Gallery, Ubisoft e AESVI (Associazione Editori Sviluppatori Videogiochi Italiani).
Venezia
Isola di San Servolo
Sala Auditorium
Moderatore
Emilio Cozzi, giornalista de 'Ilsole24ore'
Il videogame nei suoi rapporti con l’arte, la ricerca scientifica e il mondo del lavoro.
Questo l’obiettivo della giornata di studi e della mostra ad esso collegata che ha visto riuniti a San Servolo accademici, responsabili di musei ed esponenti dell’industria del videogame: un’occasione importante per un Paese come l’Italia, con le sue grandi potenzialità creative, sia pure supportate da risorse e strumentazioni modeste, e le originali e spesso vincenti applicazioni. Dal confronto incrociato di queste competenze diverse sono emersi dati interessanti: ad esempio, l'Europa finanzia e incoraggia i progetti che introducono multimedialità nei musei, e modalità interattive di accesso ai contenuti: è un modo di avvicinare il pubblico, in particolare i più giovani, con un linguaggio più attuale, e con sintesi di contenuti altrimenti impensabili.